Estratto da Dieci piccoli indiani di Agatha Christie

 

 

Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.

Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.

Otto poveri negretti
se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.

Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s’infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.

I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.

Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale,
quattro soli ne restar.

Quattro poveri negretti
salpan verso l’alto mar:
uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.

I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l’orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.

I due poveri negretti
stanno al sole per un po’:
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.

Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò.

Il romanzo di A.Christie “Dieci piccoli indiani” si ricorda per la celebre filastrocca. Quando il libro uscì nel 1939 il titolo originale era “The little Niggers” proprio dalla canzone americana di Septimus Winner ,attorno a cui l’autrice ha costruito il racconto. Più tardi, per far perdere il carattere razzista del titolo, venne modificato in “Ten little Indians” come lo conosciamo oggi.

 

La storia raccontata è un vero enigma poiché le morti avvengono in circostanze apparentemente impossibili (camera chiusa dall’interno, finestre serrate). Questo genera nel lettore una suspence incredibile perché, in assenza di polizia e su un’isola deserta, tutti i protagonisti possono essere vittime o carnefici. E questo mistero è irrisolvibile fino alla fine.

Ultima curiosità, le iniziali ed il cognome dei proprietari della villa, autori dei dieci inviti, e che il lettore non avrà mai il piacere di incontrare, formano la parola U.N.Owen che, per pronuncia simile, richiama la parola in inglese unknown ovvero sconosciuto.

Un racconto scritto bene, geniale nella trama. Forse uno dei migliori della Christie. Uno stile scorrevole, descrittivo, pulito. Questa scrittrice non ha bisogno di tante presentazioni. Se non lo avete ancora letto, amanti del giallo o non, fatelo!

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